Storia del counseling
- Le origini del counseling
- Elementi di storia del counseling
- Il contributo di Rogers al counseling
Fondamenti del counseling
- Che cosa è il Counseling.
- Come e quando nasce.
- Prima fase del Counseling: l’accoglienza.
- ascolto
- empatia
- comprensione
- contratto
- riformulazione, parafrasi e risposta-eco
- Seconda fase del counseling: la ridefinizione della questione su cui concentrarsi.
- ascolto ed empatia, osservazione, sensibilità, buon senso e intelligenza
- aiutare a riflettere sulla propria situazione
- aiutare a vedere chiaro dentro se stessi
- focus su ciò che si vuole, sull’evoluzione possibile del problema/situazione
- dare sì dignità al passato, ma dirigere l’attenzione verso il futuro
- domande per vedere le cose da diversi punti di vista, non per “investigare”
- Terza fase del counseling: le gestione della questione.
- risvegliare la consapevolezza della proprio margine di responsabilità nel creare le situazioni
- lavoro di riconcimazione e riossigenazione delle potenzialità individuali
- costruire un ponte tra presente e futuro
- ipotesi di soluzioni (da esaminare insieme)
- sostegno “subliminale”
- elaborazione di un percorso
- definizione di obiettivi concreti
- stimolo all’azione
- monitoraggio dell’azione e del cambiamento
- educazione all’autonomia
- Attivazione delle risorse ancora inutilizzate del cliente e sviluppo delle sue facoltà trascurate.
- Ampliamento di visuale interna ed esterna per meglio poter affrontare e risolvere la sua questione.
- Valorizzazione di competenze, talenti e potenzialità.
- Riepilogo dei propri successi e delle aree di forza da cui attingere energia e ispirazione.
- Responsabilità personale nei confronti delle situazioni in cui ci si viene a trovare e della qualità delle relazioni instaurate.
- Rafforzamento della consapevolezza del proprio potere di azione e di atteggiamento sulla realtà.
- Ritiro delle proiezioni.
- Capacità di interrelazione.
- Costruzione di un ponte tra presente e futuro.
- Elaborazione di ipotesi di sviluppo della situazione, da esaminare e discutere, eventualmente, insieme.
- Focus sulla relazione Io-Tu.
- Spazio al baricentro interiore ed esercizio della qualità di presenza.
- L’importanza della ‘centratura’ dell’operatore nella relazione di counseling.
- L’uso delle domande nel counseling.
Comunicazione, scelte e cambiamenti
- Elementi di pragmatica della comunicazione umana: il contributo della scuola di Palo Alto.
- Potere personale: il processo di empowerment come leva per il cambiamento evolutivo.
- Comunicazione e comportamento assertivo: assertività ed espressione dei bisogni.
- La metafora nel counseling: potenzialità del linguaggio analogico.
- Buonumore e umorismo nel counseling:
- Crescita personale e tecniche immaginative: Ipnosi, Reve Eveillé, Training Autogeno, Analisi Immaginativa.
- L’uso dei simboli secondo Assagioli: visualizzazioni, meditazioni e uso guidato dei simboli
Psicologie
- Elementi di psicologia dello sviluppo: il concetto di cambiamento legato a fattori evolutivi, le tappe dello sviluppo dalla nascita all’adolescenza, principali contributi teorici.
- Spinte e tappe evolutive (Analisi Transazionale).
- Il copione (Analisi Transazionale).
- Formazione dell’io e sé relazionale: il processo di formazione dell’io e la natura relazionale del sé.
- Il potere delle credenze: la prospettiva cognitivista, riconoscere le credenze in atto.
- Psicologia dei gruppi, counseling di gruppo, gruppi di auto mutuo aiuto
- Le funzioni psichiche secondo la Psicosintesi.
- Ampliamento degli gli orizzonti di autopercezione
- Osservazione non giudicante; presenza a se stessi e agli altri.
- Riconoscimento e valorizzazione di sé.
- Disidentificazione e autoidentificazione.
- Osservazione degli effetti su di sé nell’incontro con l’altro.
- Ampliamento del senso della propria identità.
- Riconoscimento e gestione delle proiezioni.
- Allenamento all’osservazione e all’auto-osservazione e attenzione al momento presente.
- Presenza mentale sui diversi livelli: fisico, emotivo, mentale.
- Esercizio di disidentificazione e autoidentificazione.
- Esercitazione della capacità di discernimento: il bene che dipende da me, il male che posso evitare.
- Libertà da condizionamenti, aspettative, pregiudizi, giudizi, credenze, proiezioni.
- Maggiore tolleranza, comprensione, accettazione.
- Allargamento della visione e del piano delle possibilità.
- Risveglio della coscienza, evoluzione, autorealizzazione.
- Allenamento e applicazione della Volontà.
- Riconoscimento e allineamento con la propria vera natura, da lasciar fluire e manifestare liberamente.
Ecopsicologia
I diversi temi sono distribuiti in due giornate di seminario esperienziale (Da Ego a Eco e EcoCounseling nel bosco) e due giornate di supervisione outdoor (Laboratorio di Ecopsicologia one to one), che si svolgono in Brianza presso la sede di Ecopsiché Scuola di Ecopsicologia insieme agli iscritti di Ecopsiché, e un corso in eLearning con 7 video lezioni (Elisir di Ecopsicologia), con la possibilità di seguirle anche live nei mesi di marzo e aprile, ogni anno. I seminari e le supervisioni si ripetono ogni anno, offrendo quindi ampia possibilità di scegliere quando seguirli nell’arco del triennio.
- La connessione tra salute del mondo e nostro benessere.
- Dalla visione antropocentrica a quella ecocentrica.
- Il nostro ruolo di sapiens sulla Terra.
- Crescita personale come sfida evolutiva.
- Risvegliare l’identità terrestre.
- Le relazioni ecologiche.
- Prevenire la sindrome da deficit di Natura.
- La Teoria del recupero dallo stress.
- Effetto foresta: la rigenerazione psicologica nella Natura.
- Biofilia: antidoto alla follia della crescita infinita.
- Mindfulness e Wilderness, accoppiata vincente.
- Le peculiarità dell’EcoCounseling
- La Natura come metafora
- Difficoltà e opportunità dell’incontro di Counseling outdoor
Altre scienze umane
- Filosofia:
- Le origini del counseling e la maieutica Socratica.
- Importanza delle domande: come devono essere formulate durante una sessione di counseling.
- Raccontare, raccontarsi, narrare di sé.
- Logos, l’uso responsabile della parola.
- Imparare a pensare correttamente.
- Percezione, pregiudizio e perdono.
- Liberarsi dai pregiudizi che formuliamo nei confronti del mondo e delle persone che ci circondano.
- Pedagogia:
- L’approccio narrativo e autobiografico.
- Il contributo dell’educazione degli adulti al counseling.
- La metodologia autobiografica.
- Pedagogia e Andragogia.
- Apprendimento e cambiamento.
- La via dell’umorismo per l’apertura ai nuovi apprendimenti.
- Apprendimento come consapevolezza: lasciare andare gli automatismi, modificare gli schemi mentali.
- Educare al benessere: suggestioni per il counseling dall’educazione al benessere.
- Antropologia:
- Il contributo della ricerca antropologica ed etnografica alla comprensione dell’alterità.
- Antropologia del dolore: elaborazione del lutto e counseling sanitario.
- Morfopsicologia, antropologia costituzionalistica e antropometrica (Scuola Francese).
- Sociologia:
- I contesti sociali della contemporaneità che possono beneficiare di interventi di counseling.
- Relazione d’aiuto per individui, gruppi, famiglie e collettività.
- Prevenzione, devianza ed emergenza sociale.
- Focus sul contesto educativo.
- Sociologia dell’educazione.
- Le relazioni interpersonali e la reciproca influenza con ambiente.
- La società post-industriale: ombre e luci dei processi della modernizzazione.
- Crisi, adattamento e riorganizzazione della famiglia
- Counseling familiare:
- la famiglia come entità soggettiva dotata di una sua unicità.
- Il lavoro con i singoli componenti della famiglia in quanto soggetti, ognuno con i suoi bisogni, i suoi vissuti e le sue potenzialità.
- Il counseling familiare e dell’età evolutiva come intervento integrato
- Le basi rogersiane del counseling familiare e dell’età evolutiva e i suoi sviluppi anche attraverso riferimenti esperienziali e applicativi.
Le professioni della relazione di aiuto: confini ed elementi di psicopatologia
- Definizione della proiezione.
- Le possibili espressioni della proiezione: criticismo, sospettosità, presupposizioni, attribuire la colpa dei propri problemi agli altri, pregiudizi, mancanza di fiducia, ecc.
- Attenzione alle proiezioni e ritiro delle proiezioni.
- Disidentificazione e autoidentificazione come aiuto al ritiro delle proiezioni.
- Elementi di Psicopatologia.
- Elementi di medicina psicosomatica.
- Le dipendenze e le nuove dipendenze.
- La ferita primaria.
- Meccanismi di difesa primari e secondari.
- Le differenze tra counseling e psicoterapia.
- I confini delle diverse relazioni di aiuto, in un’ottica di possibile collaborazione interdisciplinare e interprofessionale.
Etica e deontologia
L’insegnamento, condotto da più docenti, sviluppa il tema dell’Etica e della Deontologia professionale con specifico riguardo alla professione di counselor. Durante le lezioni viene dato spazio all’esame del codice Etico e Deontologico di AssoCounseling in modo da orientare i futuri counselor a una professione responsabile, umana, professionale e nel pieno rispetto giuridico.
Promozione della professione
L’offerta sul mercato di professionisti nel campo del counseling sta aumentando. Per trasformare quanto acquisito nel proprio percorso formativo in una nuova attività professionale, occorrono un tempo e uno spazio per riflettere sull’aspetto imprenditoriale di se stessi.
- Professione counselor: saper raccontare il Counseling.
- Bilancio di competenze.
- Chiarirsi obiettivi, ambiti di applicazione, target.
- Far emergere la passione.
- Riepilogo delle diverse possibili applicazioni, in ambito lavorativo, delle competenze acquisite.
- Brainstorming su strumenti del web, social & Co.
Applicazioni del counseling
L’insegnamento, condotto da più docenti, presenta alcune applicazioni più specifiche del counseling:
- Situazioni di crisi ed emergenze.
- Sessualità e affettività nel counseling.
- La morte e il morire.
- L’elaborazione del lutto.
- Counseling nei contesti scolastici ed educativi.
- Counseling esistenziale e transpersonale.
- Meditazione e counseling.
Video-didattica in azione
- Videodidattica 1 Relazione centrata-sul-cliente.
- Videodidattica 2 Counseling breve in azione.
- Videodidattica 3 Counseling multimodale.
Analisi transazionale per il counseling
- Psicologia dello sviluppo.
- Stati Dell’Io e Transazioni.
- La connessione fra Stati dell’Io e Transazioni.
- Posizioni Esistenziali Giochi e Riconoscimenti.
- Riconoscimenti e carezze.
- Copioni.
- I Giochi: cosa sono, a cosa servono come vengono agiti all’interno della relazione, come riconoscerli e come poterli gestire nella relazione Counselor/Cliente.
Tecniche di costellazioni Familiari sistemiche con visione di Psicosintesi applicate al counseling e al coaching – lezioni didattiche Extra calendario (*)
Obbiettivo del percorso formativo: trasferire tecniche mutuate dal mondo delle costellazioni familiari e sistemiche per offrire strumenti di lavoro rapidi ed efficaci da applicare in colloqui di counseling al fine di facilitare l’esplorazione di una tematica e l’aumento di consapevolezza atto a rendere possibile una scelta di benessere o operativa.
- Cosa sono le costellazioni familiari.
- Il campo cosciente e l’atteggiamento fenomenologico.
- L’apporto di Bert Hellinger e la Codifica degli Ordini dell’amore.
- Gli ordini dell’amore e come utilizzarli applicati al colloquio di counseling e/o coaching.
- La famiglia attuale e quella di origine
- Le organizzazioni e il proprio posto all’interno dell’organizzazione lavorativa.
- Lavoro con aspetti di sé
Laboratorio di counseling
Gli studenti della Scuola di counseling, durante le lezioni del 1° e 2° anno di corso, vengono invitati dai vari docenti ad applicare concretamente quanto teoricamente viene appreso in aula. Si dispongono, quando è il momento, in gruppi di 3 persone dove, cambiando ruolo, ricoprono alternativamente la figura di counselor, cliente e osservatore, affrontando problematiche personali e relazionali che di solito si incontrano nella vita quotidiana.
Questa modalità ha l’obiettivo di predisporli e allenarli all’ascolto, a porre attenzione all’istante presente e a renderli, in questo modo, capaci di sviluppare una continua esplorazione dei vari punti di vista. Essi imparano in tal modo a sperimentare l’empatia e il non giudizio, a partire dall’esperienza concreta piuttosto che dalla concettualizzazione.
Al 3° anno di corso, la pratica che si svolge in aula assume la qualità di un lavoro individuale, più profondo e delicato. Una coppia di studenti prende posto al centro del gruppo, seguita attentamente da un supervisore individuale e si sperimentano in una seduta completa, uno counselor e uno cliente.
Questa esercitazione si propone di permettere ai partecipanti di farsi conoscere per quello che sono veramente e diventare più consapevoli della loro comunicazione. Sappiamo che le parole ed il comportamento del counselor costituiscono un’informazione per il cliente in quanto poi deve restituire al counselor le sue parole e il suo comportamento, fornendogli in questo modo il feedback.
Al termine della simulata, il supervisore si rivolge a ogni membro della classe e chiede un feedback su quanto assistito. Dare un feedback significa non solo ascoltare le parole ma anche utilizzare gli occhi, le orecchie e le percezioni emotive e corporee: l’attenzione al feedback consente di apprendere e adeguarsi meglio all’interlocutore.
Il supervisore in un secondo tempo guida e aiuta gli studenti/attori a mantenere la persona al centro della relazione perché è al centro che si impara a prendersi cura di sé e degli altri. Il professionista deve imparare a individuare, conoscere e lavorare sulle proprie ambivalenze; rivisitare le proprie emozioni, i limiti e i bisogni in modo chiaro identificando gli ostacoli che rendono difficile una relazione autentica.
Elementi di morfopsicologia per il counseling
La Morfopsicologia nasce dall’incontro tra Biologia e Psicologia. Può aiutarci, attraverso i suoi metodi di ricerca e di lettura, a sviluppare l’interesse per “l’altro” e la capacità di essere “empatici”. Offre una chiave per comprendere i sentimenti e le potenzialità degli altri a partire dalla capacità di leggere i messaggi che viaggiano su canali di comunicazione non verbale: l’espressione del volto, la gestualità e simili. Se la normale modalità di espressione della mente razionale è la parola, questa materia invece insegna e sottolinea il carattere profondamente “umano” di questa scienza quando essa viene adoperata nel giusto impegno di comprensione dell’altro.
Nello studio della Morfopsicologia, nessun materiale è necessario: ci vuole la partecipazione del soggetto esaminato, e questi non può dissimulare; non si tratta di giudicare l’interlocutore, ma di decifrare e far venire a galla aspetti insiti nel suo carattere e ad attivare insieme a lui potenzialità e risorse presenti e latenti.
Questa scienza permette di farsi un’idea della personalità del cliente già al primo approccio, elemento importante per tutte quelle professioni in cui creare un clima di fiducia è fondamentale. La Morfopsicologia presuppone l’empatia di chi la pratica, ossia la capacità dell’esperto di entrare in risonanza, in comunicazione affettiva con chi ha di fronte e di identificarsi con lui, mantenendo però una riserva e una distanza tali da consentirgli di formulare una comprensione rigorosa e obiettiva. L’analisi morfopsicologica non deve giudicare o imprigionare a livello tipologico il cliente, ma deve mettere in luce insieme a lui le potenzialità e le debolezze che sono insite nel suo temperamento, magari nascoste da eventuali “maschere”: si può seguire il soggetto nel tempo grazie alle minime modificazioni delle sue forme.
Psicosintesi per il counseling
- La Psicosintesi e le altre forze: il contesto culturale in cui è nata la Psicosintesi e il suo legame con un approccio umanistico-esistenziale.
- Il teatro interno: l’ipotesi teatrale in Psicosintesi e possibili applicazioni nel counseling.
- Disidentificazione e autoidentificazione
- Dal gioco degli opposti alla sintesi
- Empatia spirituale.
- Il modello ideale.
- Gli stadi dell’atto di volontà:.
- Bio-psicosintesi: il corpo nella relazione d’aiuto.
- Immaginazione creativa e volontà.
- Sogni e simboli.