Nata all’inizio degli anni ’90 in California, dall’incontro tra ecologia e psicologia, l’Ecopsicologia, è un nuovo campo d’azione e di ricerca che riconosce alla natura un ruolo fondamentale non solo per l’equilibrio fisico, ma anche psicologico e spirituale dell’individuo. Basandosi su una visone sistemica, oltre che umanistica, riconosce i parallelismi esistenti tra tre diversi livelli di ecosistema: quello esterno, quello relazionale e quello intrapsichico. In altre parole, la qualità delle relazioni che instauriamo con noi stessi influenza la qualità delle relazioni che abbiamo con gli altri e influenza anche il modo di relazionarsi con l’ambiente naturale. Riportare le persone più profondamente in contatto con se stesse, con gli aspetti non solo razionali di sé, permette di invertire la direzione e innescare un circolo virtuoso per cui una maggior attenzione e disponibilità nei confronti della totalità del proprio mondo interiore si traduce in una maggior sensibilità nei confronti della bellezza di un ambiente naturale; per cui l’accettazione nei confronti dei diversi aspetti di sé diventa humus per la creazione di relazioni più aperte nei confronti del diverso, umano e non umano. L’Ecopsicologia coniuga crescita personale e coscienza ambientale promuovendo pratiche di crescita personale, relazione ecologica, pet relationship, educazione ambientale, lavoro con le collettività, formazione aziendale cavalcando le leggi della complessità, ricerca interiore e ampliamento della coscienza verso nuovi orizzonti. Crea di fatto ambiti di applicazione interessanti anche e proprio per chi opera nell’ambito del counseling ed è già esperto di relazioni di qualità, relazioni ecologiche, da promuovere e consolidare in tutte le direzioni.