La Scuola si caratterizza anche per un peculiare orientamento finalizzato a integrare “Counseling e Morfopsicologia”. Questo termine è stato coniato nel 1937 dal dr. L. Corman – noto psichiatra infantile francese – ed è la naturale evoluzione della fisiognomica, materia che il fondatore ha rivisitato, adattato e integrato ampliandola a livello psicologico. La Morfopsicologia è considerata da molti semplicemente un approfondimento della comunicazione non verbale il metodo del Corman fornisce invece anche un tracciato tipologico e caratteriale volto a stabilire una relazione tra la morfologia del viso, i suoi lineamenti e l’individualità del soggetto; osserva come viene rivelata la nostra umanità, qual è il significato delle sue espressioni, chi le comanda e cosa determinano. Questa conoscenza può essere di aiuto per la comprensione non solo degli altri, ma soprattutto di sé e dell’evolversi della propria personalità. La Morfopsicologia permette di cogliere un’immagine globale dell’individuo che, invece che essere punto di arrivo di una valutazione, diventa punto di partenza di una esplorazione congiunta – cliente e counselor – per mettere in luce la tipologia delle dinamiche che la caratterizzano, in un contesto epistemologico dinamico in cui viene sempre valorizzato lo spazio per il possibile cambiamento. Si lavora da entrambe le prospettive.