Roberto Assagioli, in molti ambiti, viene considerato tra gli ispiratori della psicologia transpersonale, perché nel suo modello di personalità aveva previsto, in ogni singolo individuo, la presenza di un inconscio Superiore e la potenzialità di superare la limitata percezione che la personalità ha di sé, per affacciarsi verso un’idea più ampia del proprio essere nel mondo.  

L’autorealizzazione personale diventa quindi solo il primo passo in un percorso di crescita oltre i limiti della personalità. La domanda che “Cosa voglio dalla vita?” può capovolgersi e diventare che “Cosa la vita vuole da me?”. È sorprendente che, nel loro percorso di crescita transpersonale, molto spesso quello che la vita richiede alle persone sia mettere le proprie capacità al servizio di ambiti più vasti.

La psicosintesi si caratterizza quindi per la sua capacità di accompagnare l’individuo a dare un senso più alto al suo vissuto e accogliere della vita messaggi che indirizzino a realizzarsi su un piano più ampio, in cui la personalità si mette “al servizio della vita” (Albert Schweitzer). Afferma Roberto Assagioli: “Si può e si deve costituire una psicologia dell’alto, che sia insieme scientifica e spirituale. Soltanto in questo modo si potrà giungere a conoscere l’animo umano in tutti i suoi aspetti”.